Pappa e nanna, che ossessione! (E business…)

io mi svezzo da solo fate la nannaSul mio comodino ci sono due libri (anzi tre, ma uno è sul fenomeno Beppe Grillo, quindi non rientra in questa categoria): Fate la nanna, di Eduard Estivill e Sylvia de Béjar, e Io mi svezzo da solo, di Lucio Piermarini. Da cui capirete facilmente che i topic trend della mia lifeline riguardano quasi completamente il ciclo vitale di Filippo: pappa e nanna.

Come ho già raccontato, la prima è stata da sempre una mia grande ossessione. Vuoi per il latte che ci ha messo un po’ ad arrivare, vuoi perché Filippo è sempre stato longilineo (cosa che sembra buona dall’adolescenza in su, ma i neonati li vorremmo tutti guance e ciccia), vuoi perché inspiegabili pianti diurni e notturni non ci sono mai mancati. Fatto sta che per settimane, anzi per mesi, la mia esistenza è ruotata attorno alla fatidica domanda: AVRA’ MANGIATO ABBASTANZA?

Ora che ci avviciniamo al mitico traguardo dei sei mesi – cioè allo svezzamento – con in tasca già due denti e uno sfrenato interesse per tutto ciò che si muove sulla tavola e che io e Mr. P avviciniamo alla bocca, sento allentare la tensione da figghio-mio-mancia-mancia e mi preparo alla nuova routine delle pappette. Di qui la scelta di leggere Piermanini, un pediatra ternano che racconta la sua evoluzione da medico “tradizionalista” a pioniere dello svezzamento in un libro che è in realtà una raccolta di dialoghi surreali tra Candida e Tranquillo, mamma e papà di un bebè alle prese con i primi famigerati “cibi solidi”. Continua a leggere “Pappa e nanna, che ossessione! (E business…)”